L'importanza di ricordarsi di respirare
Cosa succederebbe se smetteste di respirare? Nulla di buono credo!
E cosa succede ad una cellula se non riceve ossigeno? Idem come sopra: nulla di buono.
Quando un ottico consiglia di non portare la lente per più di 8 ore c'è un motivo:
La lente in idrogel a contatto non permette scambi di gas (ossigeno e anidride carbonica).
In pratica la quando uso una lente a contatto morbida in idrogel la cornea non respira.
Brevissima e minimale lezione di anatomia:
Sappiamo che l'occhio è una palla e funziona come una macchina fotografica.
se la retina rappresenta la pellicola, la cornea è l'obiettivo.
La cornea e' una cupola trasparente ed è fatta a strati.
Senza annoiarvi e complicare le cose ne prendiamo in considerazione 2:
-epitelio: lo strato a contatto con l'ambiente esterno
-endotelio: lo strato più interno
A differenza di molte altre strutture del corpo la cornea e' trasparente e non riceve ossigeno tramite il sangue (altrimenti sarebbe invasa dai capillari e perderebbe la sua trasparenza).
Allora se il sangue non gli porta nutrimento come fanno a vivere le cellule di cui e' composta?
L'epitelio prende ossigeno e sostanze nutritive dall'ambiente esterno, usando la lacrima come un tramite.
L'endotelio prende la maggior parte del nutrimento e ossigeno dall'umor vitreo (una sorta di gel trasparente che riempie l'occhio. Non e' mica pieno d'aria!).
Se l'endotelio e' nutrito e l'epitelio viene continuamente rinnovato perchè si parla sempre di ossigenazione e ipossia corneale?
In effetti non sarebbe del tutto corretto. Il problema maggiore non è portare l'ossigeno alle cellule; e' lo smaltimento dei rifiuti! una cellula che consuma ossigeno produce anidride carbonica... e l'endotelio non può scaricarla nell'umor vitreo! Deve passarla all'epitelio che poi penserà a smaltirla. Se pero' mettiamo una lente a contatto l'anidride carbonica non può uscire, l'epitelio si satura, l'endotelio deve trattenere l'anidride carbonica, le cellule dell'endotelio muoiono e non vengono rimpiazzate
In definitiva: ridurre gli scambi di gas (ossigeno ed anidride carbonica) porta ad una lenta morte delle cellule di una struttura cellulare che non è in grado di crescere e ripararsi. Equivale ad una accellerazione smodata di un processo naturale di invecchiamento della cornea.
La cosa peggiore è che una cornea maltrattata non da sintomi finchè non e' proprio messa male con poche cellule superstiti che cercano di occupare gli spazi lasciati dalle cellule defunte (polimegatismo e polimorfismo). Solo a questo punto si sviluppano sintomi come occhi rossi (capillari che si ingrossano e crescono anche sulla parte trasparente per portare nutrimento alle cellule residue) e intolleranza alla lente a contatto. Se ci si ostina a portare la lente a contatto in idrogel nonostante i segnali d'allarme dati dal nostro occhio si rischiano di fare danni peggiori (come, ad esempio, una dolorosa cheratite).
Cosa si può fare per evitare questi problemi?
-portare lenti morbide in idrogel non oltre 8 ore
-portare lenti gas-permeabili
-portare lenti morbide in silicone-idrogel
Come posso sapere che le lenti che uso permettono una corretta ossigenazione?
Basta conoscere il valore Dk... (potete chiedere all'ottico)
lenti con valore Dk 12 o 20 non sono idonee ad un uso continuativo... la cornea ha bisogno di lenti con un valore Dk che superi 100! Questo valore, inoltre, varia con lo spessore della lente. Diottrie elevate richiedono valori di Dk maggiori.
Attenzione al valore "Dk/t". E' ingannevole. Indica la trasmissibilità al centro di una lente -3:
Tale valore e' piu' basso sul bordo della lente, o se prendessimo in considerazione una lente positiva.
Le lenti in silicone-idrogel raggiungono valori anche fino a150.
Se portate le lenti a contatto morbide per molte ore accertatevi che sia una lente di questo tipo!
E cosa succede ad una cellula se non riceve ossigeno? Idem come sopra: nulla di buono.
Quando un ottico consiglia di non portare la lente per più di 8 ore c'è un motivo:
La lente in idrogel a contatto non permette scambi di gas (ossigeno e anidride carbonica).
In pratica la quando uso una lente a contatto morbida in idrogel la cornea non respira.
Brevissima e minimale lezione di anatomia:
Sappiamo che l'occhio è una palla e funziona come una macchina fotografica.
se la retina rappresenta la pellicola, la cornea è l'obiettivo.
La cornea e' una cupola trasparente ed è fatta a strati.
Senza annoiarvi e complicare le cose ne prendiamo in considerazione 2:
-epitelio: lo strato a contatto con l'ambiente esterno
-endotelio: lo strato più interno
A differenza di molte altre strutture del corpo la cornea e' trasparente e non riceve ossigeno tramite il sangue (altrimenti sarebbe invasa dai capillari e perderebbe la sua trasparenza).
Allora se il sangue non gli porta nutrimento come fanno a vivere le cellule di cui e' composta?
L'epitelio prende ossigeno e sostanze nutritive dall'ambiente esterno, usando la lacrima come un tramite.
L'endotelio prende la maggior parte del nutrimento e ossigeno dall'umor vitreo (una sorta di gel trasparente che riempie l'occhio. Non e' mica pieno d'aria!).
Se l'endotelio e' nutrito e l'epitelio viene continuamente rinnovato perchè si parla sempre di ossigenazione e ipossia corneale?
In effetti non sarebbe del tutto corretto. Il problema maggiore non è portare l'ossigeno alle cellule; e' lo smaltimento dei rifiuti! una cellula che consuma ossigeno produce anidride carbonica... e l'endotelio non può scaricarla nell'umor vitreo! Deve passarla all'epitelio che poi penserà a smaltirla. Se pero' mettiamo una lente a contatto l'anidride carbonica non può uscire, l'epitelio si satura, l'endotelio deve trattenere l'anidride carbonica, le cellule dell'endotelio muoiono e non vengono rimpiazzate
In definitiva: ridurre gli scambi di gas (ossigeno ed anidride carbonica) porta ad una lenta morte delle cellule di una struttura cellulare che non è in grado di crescere e ripararsi. Equivale ad una accellerazione smodata di un processo naturale di invecchiamento della cornea.
La cosa peggiore è che una cornea maltrattata non da sintomi finchè non e' proprio messa male con poche cellule superstiti che cercano di occupare gli spazi lasciati dalle cellule defunte (polimegatismo e polimorfismo). Solo a questo punto si sviluppano sintomi come occhi rossi (capillari che si ingrossano e crescono anche sulla parte trasparente per portare nutrimento alle cellule residue) e intolleranza alla lente a contatto. Se ci si ostina a portare la lente a contatto in idrogel nonostante i segnali d'allarme dati dal nostro occhio si rischiano di fare danni peggiori (come, ad esempio, una dolorosa cheratite).
Cosa si può fare per evitare questi problemi?
-portare lenti morbide in idrogel non oltre 8 ore
-portare lenti gas-permeabili
-portare lenti morbide in silicone-idrogel
Come posso sapere che le lenti che uso permettono una corretta ossigenazione?
Basta conoscere il valore Dk... (potete chiedere all'ottico)
lenti con valore Dk 12 o 20 non sono idonee ad un uso continuativo... la cornea ha bisogno di lenti con un valore Dk che superi 100! Questo valore, inoltre, varia con lo spessore della lente. Diottrie elevate richiedono valori di Dk maggiori.
Attenzione al valore "Dk/t". E' ingannevole. Indica la trasmissibilità al centro di una lente -3:
Tale valore e' piu' basso sul bordo della lente, o se prendessimo in considerazione una lente positiva.
Le lenti in silicone-idrogel raggiungono valori anche fino a150.
Se portate le lenti a contatto morbide per molte ore accertatevi che sia una lente di questo tipo!
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Grazie per il commento. Risponderó appena me ne accorgo (ultimamente non mi arrivano piú le notifiche dei nuovi commenti)