Cosa fa la realtá virtuale ai vostri occhi.
Ero un ragazzino quando uscí il film "Il Tagliaerbe".
A quel tempo non esisteva nemmeno windows 95 e la realtá virtuale era solo fantascienza...
ma giá mi affascinava.
ma giá mi affascinava.
Ne ebbi un assaggio nel 2000 al Siggraph che si svolse a New Orleans... il dispositivo era affascinanate, ma le immagini che presentava erano ancora molto grezze.
A distanza di quindici anni ecco che compaiono numerosi sistemi di realtá virtuale: Il Vive della HTC e Rift prodotto da Oculus; Strumenti ancora costosi ma con prezzi abbordabili dagli appassionati.
Oggi abbiamo a disposizione anche il PSVR distribuito da Sony.
Decisamente alla portata di tutti e con un design spaziale. Va collegato alla playstation 4 e una volta indossato il casco ci si trova in spazi aperti.
la qualitá delle immagini non é il massimo a causa della risoluzione del display, ma garantisce una immersivitá tale da passare in secondo piano nel giro di pochi secondi.
la qualitá delle immagini non é il massimo a causa della risoluzione del display, ma garantisce una immersivitá tale da passare in secondo piano nel giro di pochi secondi.
Sony punta ad un mercato ampio.
Con la Playstation 2 ha spinto e affermato la diffusione dei DVD
Con la Playstation 3 ha sbaragliato il formato HD-DVD della microsoft con il formato Blu-Ray.
Con la Playstation 4 sta diffondendo questa tecnologia a macchia d'olio (Negli U.S.A. é previsto che nel 2018 il 6% della popolazione ne avrá uno in casa).
Sappiamo cosa possa comportare l'uso di sistemi portatlili riguardo lo sviluppo della miopia ed anomalie come l'eccesso di convergenza... Ma questi sistemi di realtá virtuale come interagiscono col nostro sistema visivo?
Come utente devo ammettere che fanno bene alla schiena: si é infatti portati a muovere di piú il collo invece di rimanere seduti a fissare uno schermo dal divano.
Dal punto di vista optometrico, se ben regolati sulla distanza interpupillare, non dovrebbero dare alcun disturbo nella visione da lontano; possono infastidire o fornire una visione sfocata gli oggetti vicini che peró sono spesso "di contorno" e quindi ignorabili.
Puó usarlo chiunque?
In linea di massima si. Bisogna fare attenzione che certe esperienze virtuali possono portare al "motion sickness": é un fenomeno che avviene quando il corpo non percepisce quello che percepiscono gli occhi; se soffrite mal d'auto sarebbe meglio evitare quei giochi in cui si é a bordo di veicoli, a favore di situazioni piú statiche (ad esempio tiro al bersaglio). Dobbiamo tenere presente che tutti i bambini tendono a soffrire di mal d'auto piú degli adulti: questo ci fa capire che il corpo sia allenabile a tollerare meglio e a gestire questi disturbi.
Puó essere usato a qualunque etá?
In optometria si puó considerare formato un sistema visivo al di sopra dei 6 anni e considererei tale etá come soglia limite assoluta. Sony peró ne sconsiglia l'uso al di sotto de 12 anni di etá in quanto l'organismo si trova ancora in una fase delicata di crescita e di apprendimento e che questi dispositivi hanno un campo visivo limitato a circa 110 gradi di apertura (il campo visivo umano normalmente raggiunge 180 gradi). In presenza di presbiopia si ha un vantaggio in quanto sia oggetti vicini che lontani mantengono la stessa focalizzazione; in assenza di presbiopia, presumendo che gli occhi vedano correttamente da lontano, si possono percepire sfocati gli oggetti piú vicini.
Per quante ore posso usarlo?
Potenzialmente per un tempo illimitato, ma personalmente non lo userei per piú di un paio di ore al giorno: con questi dispositivi il sistema binoculare é stimolato ad una visione piú naturale rispetto allo sforzo che comporta la visione da vicino, ma dobbiamo ricordare che viene anche bombardato dalla luce blu: una frequenza molto vicina ai raggi UV.
Va rammentato infine che ho preso in considerazione 3 dispositivi nati per la realtá virtuale: cardboard ed altri headset che sfruttano gli smartphone come dispositivo standalone non hanno la possibilitá di controllare la distanza interpupillare. Una regolazione errata puó dare mal di testa, visione doppia, disturbi della visione binoculare.
Qualora vi fossero disturbi accentuati o ridotta percezione della profonditá potrebbero anche essere sintomi che qualcosa non va e sarebbe meglio sentire il parere di un optometrista.
Va rammentato infine che ho preso in considerazione 3 dispositivi nati per la realtá virtuale: cardboard ed altri headset che sfruttano gli smartphone come dispositivo standalone non hanno la possibilitá di controllare la distanza interpupillare. Una regolazione errata puó dare mal di testa, visione doppia, disturbi della visione binoculare.
Qualora vi fossero disturbi accentuati o ridotta percezione della profonditá potrebbero anche essere sintomi che qualcosa non va e sarebbe meglio sentire il parere di un optometrista.
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Grazie per il commento. Risponderó appena me ne accorgo (ultimamente non mi arrivano piú le notifiche dei nuovi commenti)