l'illusione ottica che spopola nei social: spiegazione
Di recente un paio di miei amici mi hanno mandato il link a questa illusione ottica.
In realtá questa illusione ottica esiste dal 1800 (circa)
In realtá questa illusione ottica esiste dal 1800 (circa)
Funziona cosí: osservando e fissando l'immagine sottostante abbastanza a lungo essa scompare.
Non appena si sposta lo sguardo ecco che riappare.
L'illusione ottica in questione é abbastanza semplice da spiegare ed é legata ad un mix di fattori tra cui l'adattamento ambientale e il basso interesse per lo stimolo stesso.
Non é un fenomeno che troviamo solo negli occhi!
Lo stesso effetto lo abbiamo ad esempio su un rumore di fondo, ad esempio quello emesso dal motorino del frigorifero: siamo abituati a sentirlo, inoltre il volume é basso e finiamo per ignorarlo! Se ci fate caso potrete peró sentirlo. E con esso potreste anche accorgervi del ronzio del trasformatore del cellulare o altri piccoli suoni quitidiani a cui generalmente non facciamo caso.
Nella vista, grazie a principi simili, l'immagine sparisce. Diventa un tutt'uno con lo sfondo bianco! la retina in realtá continua a percepirla, é il cervello che non trovandola interessante la ignora. Appena muoviamo lo sguardo riappare perché la stessa luce va ad attivare altri fotorecettori ed il cervello torna a chiedersi "hey, cos'é quello?".
In linea di massima é lo stesso motivo per cui non vediamo il naso, il quale occupa una ampia porzione (almeno 30 gradi) del campo visivo di ogni occhio!
Lo stesso principio é alla base di molti dolori cervicali. Le tensioni sul lavoro fanno irrigidire i muscoli di spalle e collo; mantenere questa tensione alla lunga rende il segnale neurale delle spalle tese sempre piú flebile... almeno fiono a che non cambiamo postura e smuoviamo le spalle!
Sarebbe quindi una buona prassi, durante le ore di lavoro, prendersi almeno 1 minuto di pausa per sciogliere le spalle, e per igiene visiva, guardare verso l'orizzonte. In questo modo potrete anche ridurre lo spasmo accomodativo, legato allo sforzo di contiunua attenzione che documenti e computer richiedono.
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