Svelati i segreti delle lenti anti luce blu!

Fino a ieri continuavo a chiedermi come facessero le lenti protettive per la luce blu, che si usano davanti ai monitor, a dare tanto sollievo:

La letteratura mi ha convinto che i problemi di affaticamento visivo fossero legati al ridotto ammiccamento (e conseguente deterioramento lacrimale) di fronte ai videoterminali. Molti studi lo confermano tutt'ora.

É importante sapere che 10 anni fa non si parlava di luce blu... quasi nemmeno si sapeva che fosse! Eppure riuscivo a risolvere le problematiche al videoterminale semplicemente con i sostituti lacrimali.
Spesso erroneamente chaimati colliri i sostituti lacrimali (o lacrime artificiali) si differenziano dal collirio perché non hanno funzione di farmaco ma servono a ristabilire gli equilibri tra i componenti della lacrima.

Quando questi equilibri sono alterati siamo in presenza di una situazione chiamata dislacrimia... per gli amici "occhio secco". Il termine dislacrimia racchiude tutte le anomalie della lacrima, dagli eccessi all'assenza delle sue singole componenti.

La lacrima ha scopo lubrificante, nutriente, detergente e refrattivo.
É la prima superficie che la luce incontra quando entra nell'occhio.

Una lacrima mal distribuita, impura o eccessiva devia ed altera la luce in ingresso; in particolar modo altera le lunghezze d'onda corte: quelle che percepiamo come colore blu!
Tali alterazioni generano diffrazione e abbagliamento. Avete presente quando viaggiate in auto contro luce ed il parabrezza é sporco? Si tratta (circa) dello stesso fenomeno. É meno accentuato di fronte al monitor ma il concetto é lo stesso.

L'occhio, nel tentativo di ridurne gli effetti, adotta una serie di strategie che affaticano il sistema visivo con eccessi accomodativi, mindriasi, convergenza ecc
Eliminando una porzione di queste frequenze, ad esempio con lenti selettive per la luce blu,  il sistema visivo con lacrimazione alterata ( condizione che avviene spesso alla fine di una giornata lavorativa) ne trova giovamento.

Quindi, di fronte al monitor, meglio lenti anti luce blu o le lacrime artificiali?

Lenti protettive per la luce blu non fanno male, anzi! Permettono di migliorare i cicli circadiani, proteggono gli occhi. Tolgono il sintomo di affaticamento visivo, ma non la causa!
L'uso di lacrime artificiali mira al riallineamento della omeostasi (equilibrio) lacrimale.
Di contro non va bene mettere un sostituto qualsiasi: é necessario analizzare lo stato della lacrima, identificare quale componente da maggiori problemi ed intervenire con un prodotto che compensi quella specifica situazione.

Sono prodotti che potete trovare dall'ottico. Spesso gli ottici-optometristi hanno a disposizione dei questionari per la valutazione soggettiva della lacrima, vi faranno domande e sono in grado di stimarla oggettivamente anche con metodi non-invasivi. Capire con che lacrima abbiamo a che fare é fondamentale per trovare una soluzione mirata ed idonea.

Inoltre sono entrati nel mercato sostituti lacrimali spray di ogni tipo (fino a poco tempo fa erano disponibili solo quelli lipidici), la cui applicazione é piú semplice delle classiche gocce oculari (riesco a metterle agevolmente pure io che ho sempre avuto difficoltá ad applicarmele). Spesso non contengono conservanti perché il flusso d'aria in ingresso viene dosato meglio.

La cosa migliore da fare é comunque appoggiarsi ad un ottico di fiducia che conosca bene l'argomento lacrima e che vi segua nella scelta del prodotto piú adatto alle vostre esigenze.

Se avete domande sull'argomento, non siate timidi e ponetele:
mi impegneró per potervi rispondere.

Aggiornamento sulla luce blu: fa davvero male?

Commenti

  1. Buongiorno, le vorrei chiedere se ci fossero aziende che producono lenti con indice di rifrazione 1.74 asferiche a cui applicare il filtro anti luce blu. In caso affermativo mi saprebbe dire quali aziende lo permettono? La ringrazio in anticipo per la risposta.

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    1. La ringrazio per la domanda: d'impulso avrei risposto erroneamente.

      Direi che comunque quasi tutte le ditte hanno a disposizione lenti asferiche ad alto indice (1,74) con trattamenti selettivi per la luce blu.

      Per maggiore sicurezza ho aspettato (per questo non ho risposto ieri) di aver sotto mano i listini:
      Posso quindi confermare che sia Zeiss e Seiko le hanno a listino.
      Opto in si appoggia alla Tokai con le lenti ad indice 1,76 TBC.
      Essilor mi pare l'unica (allo stato attuale) a non aver nulla a riguardo.

      Altri produttori non saprei.

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    2. La ringrazio per la risposta, mi è stato detto da un'ottica che il trattamento della Zeiss per la luce blu in realtà è differente rispetto al trattamento che offrono altre aziende (quello che pubblicizzano usando un laser blu che non passa attraverso la lente) che si può applicare su lenti fino ad indice 1.67. Mi conferma la differenza tra i due trattamenti ed eventualmente mi saprebbe spiegare meglio in cosa consiste e quale conviene?

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    3. Le risponderó con un aneddoto:
      Ero in fiera a Monaco con dei colleghi e ad uno stand, un rappresentante di lenti vantava che solo quelle prodotte dalla sua ditta A bloccavano veramente il blu! Aveva pure lui il laser e quando lo passava sulla sua lente il puntatore spariva magicamente! Un mio collega aveva delle lenti della ditta concorrente B. Una ditta meno costosa ma pur sempre con filtro blu. Il rappresentante punta il laser sualla sua lente prodotta da A e il laser sparisce. Poi lo punta sulla lente prodotta da B e sul suo viso si dipinse lo stupore! Il laser spariva anche dietro la lente B.

      Alla domanda: c'é realmente differenza tra i vari trattamenti? tra due trattamenti per la luce blu, se son fatti bene, puó esserci ma potrebbe essere veramente poco influente. Basta 1 nm di differenza per far passare la luce blu o meno e non credo che sia quel nm a fare la differenza in un sistema complesso come quello visivo.

      Poi rimane la domanda: perché voglio eliminare la luce blu?
      ho scritto un articolo di recente:
      "Aggiornamento sulla luce blu: fa davvero male?"
      il link é in fondo all'articolo che ha commentato.

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    4. La risposta è chiara e ho letto anche l’articolo che ho trovato interessante. Tornando al discorso della lente ora ricordo che nell’ottica in cui mi recai mi dissero anche che il trattamento della Zeiss per la luce blu differiva in quanto in realtà consisteva in una colorazione tendente al blu dell’antiriflesso che potrebbe causare delle distorsioni visive. Mi hanno detto delle falsità? L’antiriflesso deve avere una determinata colorazione (tendente al verde o blu) per poter essere considerata efficiente? Grazie ancora per la disponibilità

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    5. Non mi risulta che un antiriflesso (purché sia ben steso sulla superficie) crei delle distorsioni. Penso sia un termine usato erroneamente per semplificare (eccessivamente) un concetto piú complesso.

      Analizziamo meglio la cosa:
      su tutte le lenti avvengono 3 fenomeni: riflessione, refrazione e assorbimento.
      -riflessione é ció che rimbalza sulla lente
      -refrazione é cio che attraversa la lente
      -assorbimento é cio che comincia ad attraversare la lente ma si ferma

      Per ridurre la luce blu possiamo assorbirla (colore lente giallo) o rifletterla (colore riflesso blu).
      Non a caso su alcuni materiali (cr7 1,600) che hanno un assorbimento naturale elevato non é strettamente necessario accentuare i riflessi blu. Tuttavia molti produttori di lenti, per dimostrare che assorbono il blu lasciano un residuo visibile di riflesso.

      Perché mettere un riflesso blu dove non é necessario? Marketing! Per rendere riconoscibili le lenti selettive per la luce blu! Il problema dell'ottica é che si lavora con oggetti trasparenti di cui non si possono percepire le caratteristiche a occhio. Inserendo dei riflessi blu (o viola per le essilor prevencia) invece si.

      Un esempio di cose che non percepiamo.
      Un trivex e una lente in cr9 sono molto simili a prima vista. Anche gli indici refrattivi si somigliano. Tuttavia il trivex assorbe la luce UV, l'altro no. Questo perché l'occhio umano i raggi UV non li vede.

      Il blu lo vediamo.
      Se una lente blocca la luce blu dovrebbe apparirci leggermente gialla. Piú ne blocca e piú é gialla. Il colore percepito da un taglio totale a 450 nm risulta essere giallo limone.

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    6. Perfetto, ora mi è tutto più chiaro e mi spiego come mai le lenti che mi consigliavano nell'ottica per la luce blu avevano un antiriflesso verde ma erano leggermente gialle. I miei dubbi erano nati proprio difronte al fatto che necessitando di un indice di rifrazione alto (1.74) dato che ho un miopia molto alta e allo stesso tempo necessitando di un trattamento per la luce blu in quanto trascorro molte ore davanti al pc per studio, preferirei avere entrambe le cose, nonostante nell'ottica mi dicessero che il massimo indice con il trattamento di assorbimento della luce blu fosse di 1.67. Da quanto ho capito grazie alle sue delucidazioni, però, potrei benissimo ottenere ciò che voglio con alcune aziende come la Zeiss che offrono un trattamento differente ma altrettanto valido. È corretto quello che dico?

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