occhiali premontati
Sapete cos'é un occhiale premontato?
Li trovate dall'ottico, in farmacia, dal giornalaio, dal tabaccaio e in autogrill:
sono quegli occhiali economici che trovate giá pronti, fatti in serie e con materiali scadenti.
Se chiedete ad un optometrista cos'é un occhiale premontato potrebbe dirvi che é "il male".
Perché sia l'ottico che l'optometrista sanno che i premontati, oltre ad essere costruiti come occhiali usa e getta, hanno altre caratteristiche in comune:
- stesse gradazioni per entrambi gli occhi
- poteri che vanno da +1 a +3,50
- assenza di correzione per astigmatismo
- variazione potere 0,50 (non sempre si trovano le variazioni di 0,25)
- tutti centrati con la stessa distanza interpupillare: 62mm
Di queste, la caratteristica che maggiormente mi preoccupa é la distanza interpupillare, prestabilita a 62 mm.
Significa che se la tua misura della semidistanza é di 58mm ci sono ben 4 millimetri di troppo!
Ben 2 mm per occhio.
Sembrano pochi ma possono essere piú di quanto ci si immagini. la legge, riguardo gli occhiali su misura, tollera un decentramento di 0,5 diottrie prismatiche. Il valore non é espresso in millimetri perché questi possono variare in funzione delle diottrie. Il calcolo per verificare il decentramento tollerato dalla legge é semplice: il valore espresso in diottrie prismatiche (0,5) diviso il potere delle lenti (ad esempio 3), il tutto moltiplicato per 10.
[(0,5/3)*10] = 1,66.
Quindi, se ho un occhiale da 3 diottrie decentrato di 2 millimetri per occhio, risulterá oltre i limiti di legge (1,66 mm) rispetto ad un occhiale su misura. Mezza diottria prismatica é comunque un valore di tolleranza relativamente basso.... tuttavia non é da sottovalutare: quando gli occhi non sono allineati ai centri ottici attueranno delle strategie per non vedere doppio e si abitueranno ad esse; tale abitudine, alla lunga, deteriora il sistema visivo.
É un po' come zoppicare: cammineró, certo, ma con il tempo affaticheró di piú una gamba o mi verrá mal di schiena.
L'esempio riportato é con un decentramento su 3 diottrie, ma potrete calcolare facilmente qual'é il valore di tolleranza applicabile ad ogni potere. Per comoditá vi riporteró le tolleranze relative ai alle gradazioni:
- +1,00 tolleranza di 5 mm
- +1,50 tolleranza di 3,3 mm
- +2,00 tolleranza di 2,5 mm
- +2,50 tolleranza di 2 mm
- +3,00 tolleranza di 1,6 mm
- +3,50 tolleranza di 1,4 mm
- +5,00 tolleranza di 1 mm (vietato, non li troverete in commercio)
Avrete notato che, mantenendo un limite di mezza diottria prismatica invariato, i millimetri che possiamo sfruttare si riducono.
Oltre al +3,50 i valori di tolleranza sono cosí bassi che la legge ne vieta la vendita.
Un altro rischio é quello di autoprescriversi le lenti; queste possono interagire negativamente e alterare il sistema visivo ma senza dare sintomi. É una pratica che sconsiglio... in linea di massima suggerirei di optare per le gradazioni piú basse possibili.
Con questo non voglio accusare gli occhiali premontati affermando che siano "il male assoluto".
Rappresentano una soluzione economica per brevi letture (una rapida occhiata all'elenco telefonico o al menú del ristorante) ma non sono idonei ad un uso prolungato (lettura di un libro o lavoro al pc, in genere tutte quelle attivitá che impegnano piú di 10 minuti).
Colgo l'occasione per sconsigliare di nuovo la pratica di autoprescrizione e consultare almeno un optometrista prima dell'acquisto di tali dispositivi.
Gentile signor Gieri,
RispondiEliminami scusi se posto questo commento che non riguarda i premontati, ma le montature in generale. Io ho il problema di avere una testa grossa (circonferenza cm. 62 passando per setto nasale e attaccatura delle orecchie) con volto quadrato, cicciotto e fronte diciamo ampia, e raramente gli ottici da cui mi sono servito mi hanno dato montature che calzavano bene sulle orecchie. Ora devo cambiare gli occhiali. La montatura Rodenstock R5278 B140 che indosso da quattro anni ha dato problemi da subito: le astine, oltre ad allargarsi verso l‘esterno (con continui interventi dell’ottico), poggiano appena sul naso e, inclinando la testa in basso, cadono; d’altronde, tirandole indietro, toccano le ciglia. L’ottico mi ha detto che la deformazione delle astine è causata dal calore del cranio e sarebbe preferibile usare una montatura in metallo (ma a me non piacciono); per la lunghezza delle astine si potrebbe usare la montatura di un paio di occhiali da sole che hanno anche modelli con misure più grandi.
Adesso, prima di fare la spesa, sono molto indeciso. Non so cosa fare. Buona Pasqua!
Buongiorno. In effetti non ho mai scritto alcun post che parli delle misure degli occhiali (ma mi sono appuntato di scriverne uno). Quindi non si preoccupi.
EliminaRiguardo le misure di circonferenza della testa mi coglie impreparato: non possedendo un metro da sarto (mia nonna ne ha sicuramente uno) a portata di mano non ho idea di cosa significhi tale misura... tuttavia mio padre ha una testa enorme (vedo se riesco a convincerlo a scrivere la sua opinione in merito).
Il fatto che le astine si allarghino é legato a molteplici fattori:
-le lenti, in particolar modo quelle negative, spingono ad un appiattimento della parte frontale della montatura, che mediamente ha un angolo di 7 gradi tra lente e lente; se l'angolo si riduce anche le aste si allargano
-il cranio umano, ha la parte posteriore piú larga.
-le montature in acetato di cellulosa sono sensibili alle temperature. Il corpo umano sviluppa circa 36/37 gradi; tali temperature riducono la resistenza meccanica dell'acetato.
-il metallo subisce meno gli effetti sopra descritti, tuttavia é un materiale duttile e anch'esso puó cedere.
-le plastiche iniettate (ad esempio il tr90 o l'o-matter di Oakley) sono quelle che subiscono meno variazioni ed hanno maggiore elasticitá. Richiedono forse qualche accortezza in piú (alcuni prodotti chimici possono danneggiarle), ma sono una soluzione valida.
Una alternativa possono essere gli occhiali da sole. Spesso hanno un calibro (larghezza lente) piú elevato. Si puó guadagnare 1 cm in larghezza, rispetto agli occhiali che porta attualmente. Riguardo la misura dell'asta ci sono egli standard (140-145), ma se questa procede dritta invece che inclinata si potrá sfruttarne maggiormente la lunghezza.
La curvatura terminale dell'asta puó essere modificata (entro certi limiti) e spostata in posizione arretrata.
Potrá provare gli occhali da sole come se fossero da vista chiedendo all'ottico di rimuovere le lenti momentaneamente: gli unici occhiali che rendono difficoltosa tale operazione sono quelli con lenti di vetro. Potrebbe peró provarli, e se li sentisse comodi chiedere la momentane rimozione delle lenti scure per vedere l'effetto che avrebbero.
Gli occhiali premontati"economici",si possono togliere le lenti e montarci lenti da vista di buona qualità,risparmiando parecchio sulla montatura?
RispondiEliminaÉ una pratica che sconsiglio.
EliminaSpesso le montature dei premontati sono costruite con polimeri scadenti o i metalli hanno saldature di bassa qualitá Talvoltano non presentano la possibilitá di aprire il cerchio per inserire la lente.
Ne risulta che subiscono maggiore stress durante il montaggio e con l'uso quotidiano rischiano di rompersi piú facilmente.
Tenete presente che minore é il prezzo e piú si risparmia sui costi di produzione. Ci sono occhiali che costano poco (made in cina per lo piú) che funzionano meglio dei premontati (in cui una quota del prezzo é anche per le lenti).
In termini di riparabilitá: se si rompe un premontato le viti sono strane e fuori dagli standard. Le aste pure. Ricambi non sappiamo dove reperirli.
Quindi, si a occhiali che possono costare poco. No a occhiali che costano TROPPO poco. I premontati spesso rientrano in questa categoria.
I clic originali ad esempio nascono come premontati ma hanno una struttura abbastanza elastica da permettere l'installazione in sicurezza delle lenti.... infatti costano tra 60 e 80 euro (non ho i listini aggiornati)
Buonasera signor Gieri, se ho ben capito, per quanto riguarda gli occhiali su misura, la legge tollera un decentramento di 0,5 diottrie prismatiche. Io sono ipermetrope+2, quindi è tollerato un decentramento di 2,5 mm per occhio. La mia distanza interpupillare è di 65 mm, per la precisione: 34 mm occhio destro e 31 mm occhio sinistro. In pratica, se io dovessi acquistare un occhiale premontato, con distanza interpupillare di 64 mm, avrei un decentramento di 2 mm per occhio destro e per occhio sinistro, il decentramento sarebbe di un mm, quindi sarei assolutamente nel range di tolleranza? Ho capito bene? Comunque sia, tenga presente che non capisco niente di ottica, e mi affido solo al medico oculista e all'ottico, i quali però non hanno tempo da dedicare alle mie domande. La ringrazio per i suoi articoli, sperando di riuscire a capirli.
EliminaI premontati sono legalmente definiti come occhiali da lettura. Lo scopo di tali strumenti dovrebbe essere quello di fornire ai presbiti un ausilio alla lettura.
EliminaNelle confezioni é infatti riportato che non sono idonei alla guida.
Inoltre, considerando che dovrebbero essere usati in condizioni di emergenza/necessitá e per brevi periodi, non viene considerato molto il fatto che i centri ottici siano coerenti con le lenti.
Detto questo. nel suo caso, considerate le centrature non dovrebbero dare grossi disturbi. La bassa qualitá delle lenti (di solito in policarbonato) e l'assenza di trattamenti antiriflesso non li rende di certo i migliori occhiali che si possano usare.
Parliamo di semidistanza (31/34). Come é stata misurata? il punto di appoggio dell'occhiale considerato é lo stesso di quello misurato? Occhiali diversi che appoggiano in piunti diversi del naso possono dare una diversa distribuzione della semidistanza. La postura stessa puó alterare tale dato. Le semidistanze posizionate in modo errato possono alterare a loro volta la postura!
Mi fa sempre un po' incazzare quando un medico (in visita privata) non spiega al paziente (pagante) i mali di cui é affetto. Allo stesso modo ritengo che l'ottico (a meno che non sia un discount in stile catena di montaggio) dovrebbe spiegare al cliente cosa sta acquistando e perché... Cosa non facile: i prodotti sono tanti che é impossibile descriverli tutti; allo stesso modo sintomi, sensazioni soggettive, centrature, postura, abitudini, distanze di lavoro, esigenze e aspettative sono difficili da comunicare/controllare e possono portare a errori (l'importante é identificarli, riconoscerli e rimediare)
Buonasera signor Gieri, la ringrazio di cuore per la sua cortese risposta. Nel post precedente non mi sono presentato, quindi adesso mi presento. Mi chiamo Giovanni Abazia. Lei mi chiede come è stata misurata la semidistanza, quindi cercherò di spiegarmi nel miglior modo possibile. Io mi trovavo in posizione eretta, un occhio veniva isolato tramite la mia mano, in modo da vedere solo con l'occhio da centrare, quindi venivano fatti dall'ottico, dei puntini sulla lente. Una volta terminata questa operazione a entrambi gli occhi, mi è stato messo un interpupillometro davanti agli stessi. Onestamente, non ricordo se l'occhiale premontato, appoggiava su un punto del naso, diverso da quello misurato, però posso dire che le lenti, avevano l'antiriflesso (la luce riflessa appariva verde). Non sapendo niente sulla qualità delle lenti, e non sapendo se la centratura era nei limiti di tolleranza, ho preferito non acquistarli. L'occhiale che mi è stato preparato, lo metto solo per guidare, perché sulla patente, mi hanno messo l'obbligo di occhiali alla guida. Questo occhiale monta lenti Hoya hi-vision, fotocromatiche dark, di colore verde. Ho fatto una bella stupidaggine, perché le lenti fotocromatiche, in macchina si scuriscono poco, quindi dovrò fare un secondo occhiale vista sole. Ho notato che con occhiale +2, le lenti categoria filtro 3, sono troppo luminose, quindi forse, potrebbe andare bene, un filtro categoria 4, ma prima di fare un'altra stupidaggine, aspetto e non acquisto niente, finché non avrò la certezza sul da farsi.
RispondiEliminaLa mia domanda sulla centratura era retorica: non richiedeva una spiegazione serviva solo a generare dei ragionamenti a riguardo.
EliminaLa misurazione fatta a mano é piú precisa se consideriamo che viene fatta con l'occhiale indossato (che appoggia sul naso in un punto preciso), tuttavia presenta qualche margine d'errore. Io stesso abbino a tale misurazione quella fatta con l'interpupillometro; tale strumento é molto piú preciso della mano umana ma ha un appoggio sul naso che potrebbe non corrispondere a quello dell'occhiale. Un ottico attento prende entrambi i dati e li confronta valutando il da farsi.
Sulle lenti fotocromatiche: da un lato dev'essere l'ottico ad avvisare di pregi e difetti. Sono ottime lenti ma hanno bisogno di raggi UV per diventare scure: il parabrezza e la copertura dell'auto non permette il passaggio di una quota sufficiente di UV ad attivare le lenti. Vanno menzionati i tempi: circa 1 minuto per raggiungere il massimo oscuramento e 5 per tornare chiare. Non sempre c'é il tempo o la possibilitá di avvisare di tutte queste cose... a volte, semplicemente, vengono date per scontate.
Categorie dei filtri: la classe 4 é ietata anche nella guida diurna. Qua parlo delle classificazioni dei filtri:
https://www.ilmioamicoottico.it/2019/05/quanto-scura-deve-essere-una-lente.html
Un filtro classe 3 puó comunque essere piú chiaro (82% di assorbimento) o scuro (92%). Oltre si passa alla classe 4.
Se un classe 3 risulta troppo luminoso mi viene da pensare che ci sia qualche problema di salute dell'occhio: Da dove arriva questo problema con la luce? Cataratta? Problemi retinci? Fotorecettori "scarichi"? Scarsa pigmentazione? Dieta scorretta?
Anche queste sono domande retoriche (a cui dovrebbe rispondere un oculista, non un ottico o un optometrista). Se peró non si conosce la causa , secondo me, varrebbe la pena indagare.
Buongiorno signor Gieri, ho guardato e capito l'articolo riguardante le lenti da sole. Cerco di spiegarmi: ho sempre fatto il saldatore, quindi per proteggermi dalla luce della saldatura, usavo l'apposita maschera da tenere davanti al volto, però mettevo anche occhiali avvolgenti, con filtro categoria 3 per proteggere gli occhi dal riverbero, proveniente dalle pareti che avevo ai lati. In officina c'era una illuminazione normale, come quella che si può avere in casa o in ufficio, quindi io ero costantemente al buio, in quanto gli occhiali erano progettati per il sole, non certo per ambienti chiusi. Sono certo che gli occhiali che usavo, avevano lenti di qualità, perché li acquistavo dall'ottico, li pagavo cari ed erano i Bollè. Ciò che le scrivo, serve a cercare di spiegare, la mia abitudine al buio, però non è sufficiente, perché se io metto occhiali da sole, con filtro categoria 3 senza correzione di diottrie, vedo un oscuramento naturale e piacevole, ma se metto gli stessi occhiali con +2 diottrie, non ottengo l'oscuramento che desidero. Sembra che gli occhiali con +2 diottrie, "amplificando" la visione, possano amplificare anche la luminosità. IL vero paradosso è questo: piuttosto di una lente vista sole, che non mi gratifica, preferisco una lente da vista chiara. La dottoressa oculista, mi ha ispezionato il fondo dell'occhio, il campo visivo, oct e ha detto tutto ok. Per quanto riguarda la dieta, sono sempre stato attento a nutrirmi bene. Carboidrati, proteine, grassi, nelle giuste quantità e qualità, con particolare attenzione, verso quegli alimenti ricchi di sali minerali e oligoelementi. Lei mi fa domande retoriche, ma io rispondo senza retorica, perché sono certo che lei è una brava persona. Sono certo che solo una brava persona, può spiegare cose per me difficili, con un linguaggio semplice. Una piccola citazione: potrai dire di aver capito una cosa, quando sarai capace di spiegarla a tuo nonno. Albert Einstein.
EliminaLe pareti ai lati, a meno che non fossero specchi (o parecchio riflettenti) non dovrebbero generare disturbi legati alla fototossicitá. Il fatto di stare sempre al buio potrebbe aver generato un andattamento a tale condizione. Allo stesso modo ci si puó abituare anche alla luce intensa. Per farlo ci vuole tempo. Maggiore sará l'etá e maggiore sará il tempo necessario.
EliminaLe diottrie in se non dovrebbero interferire sull'assorbimento. Tuttavia su lenti ad alto infice refrattivo puó risultare difficile la colorazione e non si riesce a raggiungere gli stessi livelli di assorbimento di una lente in cr39.
Come si ovvia al problema? Si potrebbe sfruttare clip da sovrapporre agli occhiali (o i sovraocchiali che vanno a chiudere anche ai lati).
Dieta: i fotorecettori si ricaricano per lo piú con le vitamine. Motivo per cui, al di la di grassi, proteine e carboidrati, nella dieta va inserita frutta e verdura (mi pare mezzo chilo circa 1/3 frutta e 2/3 verdura). Quello che ho mangiato viene assorbito (compito di stomaco e intestino)? Quello che viene assorbito viene distribuito (apparato cardiocircolatorio)?
Anche in questo caso sono domande a cui non posso rispondere. Ma se una persona é ciliaca sappiamo che i villi intestinali possono essere meno efficienti. Se una persona fuma possiamo ipotizzare che l'apparato cardiocircolatorio possa non essere al top.
PS: la citazione viene attribuita ad Albert Einstein... Tuttavia non ci sono prove che l'abbia mai detta. Anzi. Varianti di questa citazione sono state attribuite a Ernest Rutherford, chimico e fisico neozelandese padre della fisica nucleare, che disse: "dovrebbe essere possibile spiegare le leggi della fisica a una barista".
Concluderei invitandola a parlarne con il suo ottico. Se non si fida cambi ottico (ce ne sono veramente tanti). Parlando faccia a faccia si possono risolvere problemi e dubbi molto meglio rispetto a una chat.