Quanto incidono i raggi UV sui nostri occhi?
Quanto incidono i raggi UV sui nostri occhi?
I raggi UV fanno male:
Fanno invecchiare la pelle, ossidano il cristallino e se arrivassero alla retina la danneggerebbero irreparabilmente!
E ve lo ricordo proprio adesso che le giornate si allungano e l'esposizione ai raggi solari aumenta.
In pratica nulla di nuovo sotto il sole (letteralmente).
Tuttavia un recente studio svolto in Svizzera ha valutato il metodo con cui misuriamo i raggi ultravioletti che arrivano ai nostri occhi e i risultati sono piuttosto interessanti.
Nuovi punti di vista
Siamo abituati a valutare l'indice UV che arriva sulla terra (UVI, acronimo di Ultra Violet Index) posizionando sensori per la misurazione verso il cielo.
Questo studio considera però che i nostri occhi sono più spesso rivolti verso l'orizzonte e non verso il cielo.
Sono quindi stati analizzati i dati UV anche con sensori che simulano la posizione degli occhi su manichini antropomorfi, sensori indossabili e calcoli matematici e considerando l'eventuale incidenza in diverse fasce orarie: tali valori sono registrati come OUVI (acronimo di Ocular Ultra Violet Index).
Si potrebbe pensare che ne arrivino meno... ma...
Secondo voi agli occhi arrivano più o meno raggi UV rispetto a quelli misurati tradizionalmente?
La risposta potrebbe stupirvi.
Potremmo ipotizzare che quando il sole è alto i raggi UV che arrivano agli occhi sia minore; tuttavia le misurazioni indicano che sia lo stesso.
Quindi se alle 13.00 le app meteo indicano un UVI di 5, ai nostri occhi ne arriveranno 5.
Il bello viene alla sera e al mattino: a fronte di un UVI di 2,5, misuriamo un OUVI di 3,7!
In tali posizioni è vero che la luce si riduce perchè deve attraversare più strati di atmosfera, tuttavia ai nostri occhi può arrivare molto più direttamente!
Un altro valore interessante viene dato dalle misurazioni invernali: nonostante un indice medio UV di 1 è sato misurato un indice OUVI di 4. Com'è possibile? Il fenomeno è da ricercare nella diffusione della luce nelle giornate nuvolose e nel fatto che l'atmosfera fredda sia più rarefatta, permettendo maggiormente il passaggio di raggi UV
Conclusioni
Alla luce di questi dati è meglio usare sempre degli occhiali da sole; all'alba e tramonto si potrebbe optare per un occhiale con un filtro di classe 1 o 2 (leggermente colorato) anzichè 3 (molto scuro).
Per chi detesta gli occhiali da sole esistono anche lenti non colorate (filtro di classe 0) in grado di proteggere dai raggi UV (UV400).
Qui potete leggere un articolo sulle diverse classi dei filtri
Qui potete leggere un articolo sulla differenza tra protezione e colorazione di una lente
Potete leggere la fonte originale:
https://www.frontiersin.org/journals/public-health/articles/10.3389/fpubh.2022.900979/full
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